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Per Aspera Ad Veritatem n.8
The European Ombudsman - Working Document

Epaminondas A. Marias - European Institut of Public Administration, Maastricht, 1994





Il testo nasce dalla raccolta di alcune relazioni illustrate dai rappresentanti dei più grandi Stati Membri dell'Unione Europea, in occasione del vertice tenutosi in Lussemburgo, nell'ottobre 1993, sul tema dell'istituzione di un "Ombudsman super partes", che avesse la legittima funzione di garante legale del pubblico esercizio dell'amministrazione statale.
Al congresso, organizzato dall'Istituto Europeo della Pubblica Amministrazione (E.I.P.A.), parteciparono gli "Ombudsman nazionali" della Comunità Europea, i quali trasposero la loro esperienza al fine di delineare i contorni di una omologa figura a livello internazionale (Ombudsman Europeo).
La lettura del libro, articolato in undici capitoli, costituisce un'occasione di riflessione sul tema dell'istituzione di un "Ombudsman Europeo", competente nello svolgere il delicato ruolo di tutela dei diritti e degli interessi di tutti gli appartenenti alla Comunità.
Il dibattito si snoda sull'analisi dei modelli di "Ombudsman nazionali", istituiti e affermatisi nei diversi contesti socio-culturali dei singoli Stati europei, e vuole approdare, in ultima istanza, a una conclusione che evidenzi, attraverso l'adozione di tale istituto, una migliore funzionalità degli apparati statuali all'interno della Comunità.
Attraverso un rapido excursus storico vengono esaminate le tipologie di esperienze di "Ombudsman nazionali" e viene evidenziato il ruolo peculiare dei diversi organi che si caratterizzano quali elementi indispensabili al processo di unificazione europea.
L'idea di ufficializzare un "Ombudsman Europeo" fu approvata a livello politico in occasione del Consiglio Europeo tenutosi a Roma nel dicembre 1990, nel quale si ribadì il ruolo fondamentale di esso quale ente preposto alla tutela e alla difesa dei diritti e degli interessi dei cittadini contro i casi di abusi o di mala amministrazione o comunque ogni sorta di irregolarità amministrativa.
Nel testo si fa cenno alla proposta spagnola avanzata da Felipe Gonzalez che, in occasione della Conferenza sull'Unione Politica nel 1991, ratificò un "catalogo dei diritti dei cittadini dell'Unione Europea", seguito dall'istituzione di speciali Enti responsabili per salvaguardare questi diritti.
L'Ombudsman Europeo non costituisce un organo giudiziario in contrapposizione al Comitato delle Petizioni, ma, il suo ruolo, unitamente a quest'ultimo, mira a salvaguardare i diritti politici, civili e sociali dei cittadini all'interno della Comunità, consentendo altresì di garantire a questi ultimi una partecipazione attiva alla vita quotidiana della Comunità stessa.
L'Ombudsman Europeo ha quindi il dovere di fissare le linee guida della condotta giuridica e amministrativa delle istituzioni pubbliche. Ha inoltre il compito di investigare sui casi denunciati, muovendosi attraverso la ricerca documentale degli atti comprovanti le irregolarità e gli abusi perpetrati. In una seconda fase esso ne informa le Autorità competenti, successivamente risolve le problematiche emerse, e, infine, nel formulare una soluzione adeguata alla singola fattispecie, getta così le basi di una legislazione futura più equa e democratica.
Le considerazioni conclusive presentate dal Direttore dell'E.I.P.A., Spyros A. Pappas, evidenziano come il cammino intrapreso verso l'unificazione europea abbia avuto particolare incoraggiamento grazie all'istituzione dell'Ombudsman Europeo inteso dunque come organo attestante il principio della legalità contro ogni forma di prevaricazione, e d'altra parte, attraverso il coordinamento di altri organi (Comitato delle Petizioni) preposti a svolgere, con funzioni di complementarietà, azione di controllo preventivo.
L'adozione di tali istituti contribuisce dunque a creare un quadro esaustivo di sviluppo coerente e armonioso della Comunità Europea.



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